Vi è mai capitato di vedere in un parco qualcuno saltare, fare trazioni o verticali con movimenti continui e molto fluidi? Probabilmente quella persona stava facendo degli esercizi di calisthenics, o callistenia (anche se questo termine italiano non è così utilizzato quanto quello inglese).
Una disciplina di gran moda
Complice forse anche il prolungato periodo trascorso sotto lockdown, questa pratica sportiva è molto popolare in questo momento, perché non necessita di particolari attrezzature ed è possibile esercitarsi all’aperto – una situazione ideale anche con tutte le restrizioni anti-pandemia.
In realtà è poco noto ai più, ma la callistenia esiste da almeno due secoli. Di più, se vogliamo essere precisi e riferirci alla sua più grande fonte di ispirazione: la ginnastica così come veniva praticata nell’antica Grecia!
È tuttavia vero che la prima volta che si parla di callistenia è il diciannovesimo secolo: fra Svezia, Germania e Stati Uniti, educatori e divulgatori diversi tra loro iniziarono a indicare la ginnastica degli eserciti spartani e macedoni come l’ideale al quale ispirarsi per vivere una vita lunga e sana (trascurando il fatto che quei giovani soldati morivano precocemente a causa della ridotta aspettativa di vita di quell’epoca, certo!).
Callistenia, ma anche “street workout”
Chi ha tempo, vi starete chiedendo, per praticare un altro sport a corpo libero? Vi stupirà sapere che, chi più chi meno, tutti conosciamo già come approcciarci alla callistenia: gli esercizi sono quelli comunemente insegnati ai bambini fin dalle scuole elementari!
La novità, almeno per questo scorcio di ventunesimo secolo, sta nel fatto che – come spesso succede in queste situazioni al limite tra sport e socialità – negli Stati Uniti questa disciplina è stata anche soprannominata “street workout”.
Questo perché non è basata su, come accennavamo più in alto, nessun tipo di equipaggiamento particolare e può essere svolta anche in parchi non particolarmente attrezzati (anche se avere una barra per le trazioni aiuta a eseguire esercizi più completi!). Tutto sommato si tratta solo di una spolverata di marketing, ma è bastata una descrizione alla moda per far avere alla callistenia una nuova generazione di appassionati.
Se svolta in maniera equilibrata, la callistenia è adatta a uomini come a donne e all’osservatore casuale potrà sembrare un misto di pre-pugilistica, cardio, ginnastica artistica e… Parkour! Già, nei praticanti di livello avanzato, la callistenia può arrivare ad avere qualcosa di profondamente acrobatico, un altro motivo del suo irresistibile successo nelle fasce di sportivi più giovani.
Non bisogna essere però dei mostri di bravura per ottenere risultati da questo sport: piuttosto, la parola chiave per la costruzione di un fisico sano e armonico è “costanza”, ed è con questa che – giorno dopo giorno – si riescono a ottenere risultati che dureranno nel tempo. Provare per credere!